Le 4 fasi del sonno e tutte le tecniche per dormire bene
Quanto dovrebbe durare il sonno profondo? E il sonno leggero? È universalmente noto che il sonno è uno degli elementi determinanti del nostro benessere psicofisico.
È proprio durante il riposo, infatti, che l'organismo si rigenera, consentendoci così di riprenderci dallo stress giornaliero e donandoci le energie necessarie per svolgere le nostre attività quotidiane.
Dormire poco, può comportare stanchezza fisica, difficoltà di concentrazione, stress e irritabilità.
Dormire bene quindi è fondamentale per vivere bene. Ma anche il sonno ha fasi differenti che ne determinano la qualità.
Come si fa quindi a determinare la migliore qualità del sonno? Scopriamolo insieme.
Qualità del sonno: sonno leggero e sonno profondo
Dormire molte ore non significa necessariamente dormire bene. Per poter dire di dormire bene è necessario valutare la qualità del nostro sonno. Proprio per questo motivo si è soliti differenziare il sonno in sonno leggero e sonno profondo.
Questa è però solo una prima valutazione sintetica.
Innumerevoli studi scientifici hanno dimostrato che il nostro sonno si suddivide in realtà in 4 divere fasi, ognuna con una propria peculiarità.
Scopriamo quindi nel dettaglio le 4 fasi del sonno.
Le 4 fasi del sonno
Quando si parla di benessere, ci sono poche cose più importanti del sonno. Infatti, una buona notte di riposo è essenziale per mantenere la salute mentale e fisica. Ma il sonno non è solo un'attività passiva durante la notte. In realtà, ci sono quattro fasi differenti del sonno, ciascuna con un ruolo specifico nel mantenere il nostro corpo e la nostra mente in equilibrio.
1 - Fase dell'addormentamento
La prima fase del sonno è quella dell'addormentamento, ovvero quella che vivi quando sei a letto ed inizi a rilassarti: i battiti cardiaci diminuiscono, i muscoli si rilassano e l'intero organismo si predispone al sonno inteso.
La durata di questa fase è variabile, ma è in genere molto breve: generalmente può spaziare da un minimo di due minuti fino ad un massimo di un quarto d'ora.
La durata della fase di addormentamento potrebbe poi variare in caso di fattori esterni, come ad esempio dei rumori ambientali, oppure interni, come delle preoccupazioni personali o uno scarso relax, causato anche dal letto stesso.
Questi fattori tenderebbero inevitabilmente ad allungare questa fase.
2 - Fase del sonno leggero
La seconda fase, ovvero quella del sonno leggero, è quella in cui il sonno inizia a divenire effettivo.
Durante questo step, inizia il riposo effettivo e si smette di essere coscienti.
Anche la fase del sonno leggero è di norma molto breve.
Si tratta infatti di una fase fase di transizione che conduce al sonno profondo e anche in questo caso, come per la fase dell'addormentamento, la sua lunghezza può essere alterata da fattori esterni o interni.
3 - Fase del sonno profondo
Quanto sonno profondo è necessario? La fase del sonno profondo è quella in cui il riposo diviene maggiormente efficace, sia a livello fisico che cerebrale.
È stato infatti dimostrato che durante il sonno profondo l'organismo consuma una quantità di energia ben inferiore alla media per lo svolgimento delle sue attività cerebrali, ecco perché questa fase è particolarmente importante per sentirsi realmente riposati e lucidi una volta svegli.
La fase del sonno profondo è sicuramente quella che include il lasso temporale più ampio della sessione di riposo, tuttavia è tutt'altro che una fase statica.
Il sonno profondo si protrae di norma per lassi temporali di circa 45 minuti, al termine dei quali si può o ritornare alla fase precedente oppure passare a quella successiva.
4 - Fase REM del sonno
La quarta ed ultima fase del sonno è la fase REM.
Questa fase è la più importante ed interessante da analizzare in quanto presenta risvolti ben definiti sia a livello fisico che cerebrale.
Durante questa fase l'organismo blocca i movimenti di tutti i suoi muscoli volontari, per permettere al corpo di rilassarsi completamente. Una curiosità molto interessante riguarda invece gli occhi che, sebbene chiusi, si muovono molto rapidamente in più direzioni. E' proprio da questo aspetto peculiare che questa fase prende il nome.
"REM" infatti non è altro che un acronimo di "rapid eyes movement", vale a dire movimento rapido degli occhi.
Nella fase REM si segnala un'attività cerebrale piuttosto intensa, che implica consumi energetici quasi analoghi a quelli registrati da svegli: è infatti in questa fase che si verifica l'insorgere di un gran numero di sogni.
Il cervello, nell'immaginare le situazioni più disparate e nel far vivere all'intero organismo delle emozioni ad esse correlate, necessita di una quantità di energia non indifferente.
La fase REM si alterna costantemente a quella di sonno profondo, tale alternanza si verificherebbe 4 o 5 volte per sessione, anche se, ovviamente, ci sono molteplici fattori che possono alterare tale dato.
Conoscendo le fasi del sonno, l'importanza del riposo è ancor più evidente
Come abbiamo potuto vedere, le diverse fasi del sonno sono fondamentali per permettere al corpo di rigenerarsi. Proprio per questo dormire bene è fondamentale per il tuo benessere.
Anche la durata del sonno è fondamentale: sono infatti necessarie varie ore di sonno consecutivo per permettere alle varie fasi di susseguirsi e garantire così una reale rigenerazione psico-fisica.
A questo punto è bene capire quali possono essere degli accorgimenti pratici per migliorare la qualità del sonno e della vita.
Scopriamone insieme 4 quattro consigli per migliorare la qualità del sonno.
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Consigli per migliorare la qualità del sonno
1 - Curare le fasi pre-sonno
Le fasi che precedono il momento in cui vai a dormire, possono senz'altro influire sulla qualità del tuo sonno, ecco perché è fondamentale curarle con attenzione.
Prima di andare a dormire è consigliabile dedicarsi a praticare attività piacevoli e distensive come leggere un libro, fare un bagno caldo o bere una buona tisana.
Si dovrebbero invece evitare tutte le attività che richiedono un alto livello di concentrazione. Anche l'utilizzo della tecnologia dovrebbe essere moderato: secondo diversi studi, infatti, l'illuminazione degli schermi di computer e smartphone potrebbe rendere il sonno più difficoltoso.
Un altro accorgimento da tenere presente è quello di evitare di andare a dormire subito dopo aver praticato sport.
L'attività sportiva è utilissima per dormire bene, favorendo il relax psico-fisico. Tuttavia nelle fasi immediatamente successive all'attività sportiva, i livelli di adrenalina sono ancora talmente elevati da rendere difficoltoso l'addormentamento.
2 - Utilizzare un piumone di qualità
Anche scelta del piumone può influire in modo assai importante sulla qualità del tuo sonno, per diverse ragioni.
La prima, quella più ovvia, è che un piumone soffice e realizzato con materiali di pregio sa garantire una profonda sensazione di comfort, in grado di facilitare l'addormentamento.
Un buon piumone è inoltre in grado di garantire un'adeguata temperatura: addormentarsi può infatti rivelarsi difficoltoso se la temperatura del letto non è adeguata. Un piumone di qualità è in grado di assicurare una temperatura ottimale, donando calore senza far sudare.
I migliori modelli di ultima generazione, infatti, sono imbottiti con materiali in grado di offrire una vera e propria azione termoregolante, garantendoti così delle sensazioni ottimali sia nelle mezze stagioni che nei mesi più freddi dell'anno.
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3 - Rispettare alcune accortezze alimentari
Un altro suggerimento per dormire al meglio durante la notte è rispettare alcune accortezze a livello alimentare.
Prima di tutto, è sconsigliabile andare a dormire subito dopo aver cenato. Potresti infatti avere delle difficoltà a prendere sonno e anche la digestione potrebbe risentirne negativamente.
Sarebbe inoltre preferibile evitare l'assunzione di caffè e bevande contenenti caffeina: come noto, infatti, esse possono ostacolare l'addormentamento a causa delle proprietà eccitanti.
Anche l'eccesso di alcool è nemico del sonno: secondo numerosi studi, infatti, l'assunzione di bevande alcoliche peggiora la qualità del sonno riducendo in modo drastico la fase del sonno profondo e della fase REM.
4 - Rispettare degli orari il più possibile regolari
L'organismo umano, infatti, è abitudinario per natura, di conseguenza per dormire bene può essere senz'altro un'ottima regola quella di seguire degli orari regolari.
Questo, ovviamente, non è sempre possibile, può capitare che per una qualsiasi ragione si debba alterare il proprio bioritmo, o più semplicemente potresti aver voglia di alzarti un po' più tardi nei giorni in cui non hai impegni, tuttavia evitare sbalzi troppo forti è un'abitudine che ti aiuterà senz'altro a dormire meglio.